La bellezza selvaggia del territorio salentino è sfaccettata e multiforme. Organizzare un itinerario con le sole località costiere sarebbe limitante nei confronti di tutto quello che può offrire una semplice camminata nei parchi regionali del Salento. Alcuni sentieri tortuosi attraversano l’entroterra, mentre altri percorrono le creste rocciose a picco sul mare. Qui ogni trekking sa essere interessante e scenografico a modo suo. Non manca certo la scelta per gli appassionati della natura: dalle passeggiate più distensive ai trekking più impegnativi, con diverse pendenze e durate, che permettono di unire la passione per la vita all’aria aperta con spettacolari bagni al mare.
I trekking da non perdere nel Salento
Parco delle Cesine. Non è un caso se in questa splendida riserva naturale è stata istituita un’oasi di protezione speciale del WWF: in un’area di 620 ettari vivono centinaia di specie acquatiche, e qui fanno tappe le principali rotte migratorie. Un vero paradiso per gli amanti del birdwatching e della fotografia naturalistica! Questo parco è visitabile tutto l’anno, attraverso sentieri percorribili a piedi o in bicicletta, ma solo tramite visita guidata, al fine di tutelare il delicato ecosistema del luogo. Inoltre soggiornando nel vicino villaggio turistico The Village Salento si potrà godere anche del mare cristallino che solo quest’area del Salento può regalare.
Parco naturale regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Questo parco naturale si snoda invece lungo una striscia di mare che si affaccia nella splendida cornice del Mar Jonio, circondata da un paesaggio brullo e roccioso, dove i pini d’Aleppo la fanno da padrone. Tantissimi gli itinerari naturalistici percorribili nel tratto che va da Torre dell’Alto a Torre Uluzzu, i limiti visibili della riserva. A piedi, in bici o a cavallo, si può godere di un paesaggio ameno, tra vegetazione mediterranea, rocce affioranti dal mare e sorgenti d’acqua dolce. Da non perdere la millenaria Grotta del Cavallo, la Palude del Capitano con le sue specie botaniche e animali e le baie di Porto Selvaggio e Uluzzo, dove poter fare dei piccoli tuffi.
Parco naturale regionale Isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo. Sempre sul lato ionico si trova un altro variopinto mosaico ambientale, stavolta nel comune di Gallipoli. Questo parco naturale include uno dei tratti costieri più belli e frequentati del Salento, la spiaggia di Punta della Suina, oltre ad una fitta vegetazione alternata tra macchia mediterranea, ambienti umidi e paludosi e pseudo-steppe. Ci sono trekking adatti veramente a tutti: quelli all’interno del bosco, tra le dune, nelle aree agricole e addirittura percorsi per ipovedenti e non vedenti con cartelli in Braille.
Parco naturale regionale Litorale di Ugento. Tra quelli di più recente istituzione, il Parco naturale regionale Litorale di Ugento, rappresenta una zona di grande interesse naturalistico e paesaggistico. Anche questo è un ambiente estremamente eterogeneo: si passa da zone boschive a palustri, fino a canali carsici e litorali sabbiosi. L’intero tracciato si snoda lungo 6 km quindi, per chi avesse intenzione di visitarlo tutto, basta una giornata di camminata. Non mancate di vedere lo stagno di Rottacapozza e la cosiddetta “Specchia del Corno”, una vecchia postazione di vedetta risalente alle invasioni turche.
Parco naturale regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase. Per un trekking coast to coast da togliere il fiato, la riserva che si estende da Otranto a Santa Maria di Leuca è un’esperienza emozionante, tra dune suggestive, pinete, pascoli, canali e un mare che si estende a perdita d’occhio. Decine di sentieri naturalistici attraversano questo parco, pensati per singoli avventurieri e famiglie, ma non mancano percorsi storico-culturali, enogastronomici e ciclopercorsi.