Lo so, siamo a metà novembre, ma io quest’anno ho deciso di portarmi avanti e sto già iniziando a buttare un occhio ai regali di Natale.
Giusto per non arrivare all’ultimo minuto in panico!
Cercando online ho pensato tra le varie opzioni ai regali solidali Natale, che sono sempre una buona idea.
Ad esempio la bottega solidale di Medici Senza Frontiere propone tanti oggetti e gadget carini e soprattutto può essere d’aiuto non solo a noi, con i regali Natalizi, ma facendo anche del bene agli altri.
Infatti Medici Senza Frontiere ogni giorno cura migliaia di persone in tutto il mondo colpite da conflitti, epidemie, catastrofi naturali o escluse dall’assistenza sanitaria.
Il lavoro che svolgono ogni giorno è etico e imparziale perché curano popolazioni in pericolo indipendentemente dal credo politico o religioso e dall’appartenenza etnica.
Il loro lavoro è sostenuto dalle donazioni di privati che, in Italia, rappresentano il 100% dei fondi raccolti.
Quindi cos’altro fare se non scegliere uno dei regali solidali di Medici Senza Frontiere? Oltre agli aiuti concreti che si possono donare, ci sono anche bei regali che possono essere fatti ad amici e parenti coinvolgendoli in un Natale di altruismo, partecipazione e sostegno.
E se volete accompagnare lo scambio di regali con un dolcetto, cosa potete fare se non la torta di carote e grano saraceno? Naturalmente senza glutine e vegana, addolcirà tutti i palati, anche quelli più esigenti! Io ho deciso di unire, per la merenda, i doni del cesto di Natale di Medici Senza Frontiere contenente un mix perfetto per la coccola invernale: tazza MSF, the rooibos all’arancia e cannella fairtrade, che si sposa divinamente con la torta di carote, e una tavoletta di cioccolato all’arancia.
Ah, dimenticavo! Se proprio siete golosissimi, mentre vi degustate il rooibos all’arancia potete aspettare che la torta sia fredda prima di tagliarla a metà (in orizzontale, ovvio) e farcirla con una confettura di lamponi, fragole o frutti di bosco. Vedrete che salto di qualità!
Si conserva poi per 4-5 giorni chiusa in un sacchetto di plastica per alimenti (riutilizzabile, meglio!), ma scommetto che scomparirà prima.