Venezia con i bambini è un’esperienza da condividere fantasticando con loro tra le calle della città.
Andare in giro per calli e campi, senza un itinerario prestabilito, è forse il più bel piacere che a Venezia uno possa prendersi. (…) questo è un girare nell’inaspettato, nell’impreveduto, e quasi nell’inverosimile, che può ricordarci addirittura le nostre stupende e stupite scorribande per il chimerico paese di Fanciullezza.
(Diego Valeri)
Buongiorno Smart Travellers!
Oggi ci trasferiamo virtualmente a Venezia con i bambini.
Quanti di voi hanno delle meraviglie sotto al proprio naso e non approfittano di questa fortuna? Eccomi qua! Presente! Sempre alla ricerca di posti lontani e non mi rendo conto che la meraviglia ce l’ho proprio qui, a poco meno di due ore di macchina. Un luogo impareggiabile per la sua caratteristica rete urbana fatta di Calle in cui perdersi e canali in cui transitano vaporetti e romantiche gondole. Venezia, una delle città più belle e romantiche, nata sull’acqua e dai mille volti colori delle maschere a carnevale.
Ed ecco quindi che in un soleggiato sabato di aprile partiamo con il treno verso una delle città d’arte per eccellenza, ma sta volta con noi ci sono anche due Umpalumpa di 7 e 8 anni.
Di certo non sarà una classica gita alla scoperta dell’arte veneziana altrimenti rischieremmo di addormentare i due nanerottoli prima di mezzogiorno. Ecco quindi un’idea su come gironzolare una giornata a Venezia con i bambini.
Arrivati in stazione S.Lucia i due rimarranno abbastanza affascinati dal fatto che ad attenderli non ci saranno strade e traffico bensì canali, ponticelli, stradine strette e vaporetti.
La prima tappa per noi sarà Piazza san Marco. La parola d’ordine è “intrattenimento”! Mettiamo perciò da parte Google Maps e lasciamo che i frugoletti ci guidino seguendo i cartelli ben in evidenza. Sarà bello partecipare assieme a loro in questa specie di caccia al tesoro. Le nostre piccole guide decidono di attraversare il ponte degli scalzi e di zigzagare tra le viuzze scoprendo piazzette, scorci e meravigliosità che attirano la loro attenzione (e anche la vostra).
Tra mille foto, l’esplorazione delle Callesélle (le viuzze più strette) che a volte portano dritte in acqua e il racconto della storia di Venezia, ci abbiamo messo un po’ ad arrivare alla piazza facendo anche una tappa per pranzare all’ombra di una piazzetta (il tutto farcito da mille domande sull’acqua alta e le gondole).
Arrivati alla meta abbiamo alzato lo sguardo per ammirare incantati la maestosa Basilica che dà il nome alla piazza. Non abbiamo avuto molto tempo per ammirarla per benino perché l’accoppiata di “folla+sole che batte” non è sicuramente l’ideale quando si viaggia con i più piccoli.
Come risollevare l’attenzione quindi? Con un bel viaggio in traghetto ovviamente! Camminiamo spediti per arrivare ai moli e prendere il nostro vascello in direzione di Murano. Il viaggio dura mezz’oretta durante il quale voi vi riposerete un po’ e i pargoli staranno con il naso attaccato al finestrino per guardare il paesaggio acquatico.
Tip: se viaggiate con bambini vi converrà acquistare il biglietto “family” così da risparmiare qualche euro e potrete viaggiare tutto il giorno sui vaporetti. Acquistando singolarmente i biglietti infatti andrete a spendere di più e potrete fare una sola tratta.
Arrivati a destinazione la tranquillità del posto ci travolge e decidiamo di comune accordo di concederci un gelato e fare una pennichella in una piazzetta più interna.
Attività da fare a murano? Ovviamente assistere allo spettacolo della lavorazione del vetro! Qui le informazioni per poter prenotare la vostra visita.
Passeggiando e guardando le vetrine si è fatta l’ora di riprendere il battello e tornare a Venezia.
Il rientro verso la stazione è lento e ne approfittiamo per fare qualche acquisto di souvenir da portare a scuola e far vedere ai compagni di classe. Ci scappa anche una pastarella in pasticceria per riprendere le forze dopo questa lunga giornata e alle 18:00 i sedili del Freccia Rossa ci accolgono come fossero la cosa più comoda del mondo.
Il treno parte, gli occhi si chiudono e…arrivederci alla prossima fuga formato bimbi!
Quali sono le vostre astuzie per trasformare una gita fuori porta in un’avventura formato bambini?
Stay Tuned