Il pane con licoli è un pane tipo pugliese con una crosta croccante e l’interno morbido e alveolato
Il pane con licoli è stato il mio punto fermo di questa quarantena e, allo stesso tempo, la mia lotta settimanale.
Se mi seguite su instagram sapete che ho lottato contro l’impasto per capire quale fosse il metodo corretto per ottenere un pane buono, con la crosta croccante, la mollica morbida e ben alveolata.
Una volta trovata la ricetta perfetta, non l’ho più lasciata.
Ovviamente per poter ottenere un pane perfetto dovrete avere un licoli bello arzillo.
Non fate come me che fino a prima della quarantena lo rinfrescavo una volta ogni morte di papa. Mi raccomando!
Se no rinfrescatelo qualche volta prima di cimentarvi nella ricetta per non avere un pane mal riuscito (e poi date la colpa a me).
Nella ricetta poi vi dirò tutti gli orari in cui ho fatto cose per ottenere il pane così come lo vedete, ma dovete sapere che gli orari sono indicativi perchè ogni lievito fa a sè, soprattutto se in casa mia c’è più caldo o più freddo, se l’aria è più secca o più umida.
Per ovviare a queste cose, io preferisco sempre lasciare l’impasto a lievitare (quando deve stare a temperatura ambiente) nel forno spento e chiuso, ma con la luce accesa.
E soprattutto c’è una cosa che dovete sapere: con il licoli ci vuole pazienza.
Non provate a forzare la lievitazione o infornare il pane un tot di tempo prima perchè, credetemi, rimarrete delusi dal risultato.
Nel primo caso otterrete un pane acido.
Nel secondo potrete utilizzare il pane per rompere i vetri delle auto (non fatelo eh.).
Non c’è da sottolineare poi il fatto che io non sia un’esperta di licoli, ma posso dirvi che questa pagnotta buonissima è frutto di tante altre pagnotte meno buone, che si sono sacrificate (e che abbiamo mangiato comunque) per raggiungere un buon risultato.
Ora vi lascio alla ricetta e prima di leggerla rinfrescate il licoli, che si sa mai!