“Ma ancora mi ricorda Malta. Persa tra Europa e Africa, appartiene a nessun luogo. Appartiene a nessun luogo, non essendo mai appartenuta a nessun luogo. Alla Spagna e agli Arabi e ai Fenici, più di tutto. Ma come se non avesse mai veramente avuto un destino. Nessun fato. Lasciata fuori dal tempo e dalla storia.”
-David Herbert Lawrence –
La frenesia del Natale ci ha già agguantati tutti quanti, vero?
Quest’anno sembra che sia nell’aria già da un mese o più e tutto questo correre per paura di arrivare tardi a chissà quale appuntamento e tutte le scadenze di fine anno mi hanno già messo l’ansia….perciò io che faccio? Non potendo partire (ancora non per molto) mi rifugio per un attimo in un posticino che ho potuto assaporare per poco, ma quel poco mi è bastato per capirne il potenziale.
Ora più che mai ho bisogno di calma, pace, silenzio…
Vi porto con me allora, andiamo a Malta.
Un viaggio di un giorno e mezzo, una destinazione scelta un po’ per caso e che non ci aveva del tutto convinti finché non ci abbiamo messo piede.
A Malta ci si immerge in un mix tra ricco e povero, basta un passo per passare da una zona benestante e curata ai quartieri di periferia.
La Valletta, la capitale, vi accoglie tra le sue mura in un caldo abbraccio dorato.
L’effetto è dato dalle pietre utilizzate per costruire tutta la città che la fanno risaltare e splendere grazie anche al contrasto con il blu del mare.
Vorrei raccontarvi poi di Mdina, l’antica capitale di Malta.
Al solo ricordo vengo travolta da quella calma che ho potuto assaporare tra quelle mura e che mette voglia di meditare. Purtroppo è stata solo una toccata e fuga ma in questa piccola cittadella, ve lo assicuro, c’è un’atmosfera irreale di una città assopita e che richiede ai suoi visitatori di osservare il silenzio. Non per niente è soprannominata proprio….la città del silenzio!
La cucina qui è internazionale e ci sono tantissimi ristoranti italiani. Perciò non cercate tante tipicità a meno che non andiate a casa di qualche maltese doc.
Noi ci siamo affidati a tripadvisor e siamo finiti…sotto terra! Abbiamo scelto una pizzeria che si chiama proprio sottopizzeria e ne siamo rimasti entusiasti.
Le uniche note negative di questo mini viaggio a Malta sono state due:
-L’albergo: non fatevi abbindolare dalle foto sui siti di booking. Un buon fotografo è in grado di rendere una stalla una reggia con le giuste angolazioni e luci.
-I trasporti: qui se un autobus è pieno aprirà le porte solo per far scendere la gente ma non per farvi salire perciò dopo l’attesa rimarrete ancora con i piedi per terra. Potrete magari optare per una bella camminata! Abbiamo poi avuto uno spiacevole disguido con un autista un po’ smemorato che invece di fare il tragitto previsto ci ha portati da tutt’altra parte. Nessun problema se non fosse che rischiavamo di perdere l’aereo!
Cari smart travellers, con la sensazione di calma interiore ritrovata che mi avvolge rientro alla frenesia pre-natalizia e ci vediamo al prossimo viaggio.
Stay tuned.