Gli amaretti mandorle e pistacchi hanno il cuore morbido e l’esterno croccante ricoperto di zucchero a velo. Una vera coccola da abbinare al caffè.
Gli amaretti mandorle e pistacchi non sono i classici amaretti che siamo abituati a mangiare.
E qui bisogna fare una premessa doverosa: questi sono gli amaretti di Thalia Ho (sì, quella di Wild Sweetness, degli scones alla lavanda).
Non sono i classici amaretti e non vogliono esserlo.
Quindi tutta questa paraculata per dire che non dovete perdere tempo con “complottohhhh!1!!!11” perchè:
non
sono
i
nostri
amaretti.
Bon, fine della fiera.
Se però volete farli perchè avete già capito che sono una droga e non ne resterà manco uno, cioè nemmeno quello della vergogna, allora procuratevi pochi ingredienti, ma buonissimi.
Come in tutte le ricette con poche cose, bisogna puntare tutto sulla qualità.
Se volete in realtà potete anche sostituire i pistacchi con altre mandorle o tutta la frutta secca con altra, se l’avete in casa.
Sono super versatili e buoni.
Poi li piazzate in una scatola di latta e lì resteranno intatti per una settimana.
In più gli amaretti fatti in questo modo sono naturalmente senza glutine e potete regalarli ad amici celiaci così li fate contenti con dei dolcetti buoni e che non li avvelenino.
(ricordiamoci sempre, in caso, di usare una teglia apposita o di pulirla benissimo da eventuali contaminazioni, nè, che non voglio cadaveri sulla coscienza)
E se li volete veg?
Qui alzo le mani perchè potreste sostituire l’albume con “uova” veg oppure con l’acquafaba montata a neve, ma non ho sperimentato quindi ipotizzo soltanto…
Per quanto riguarda il miele invece utilizzate uno sciroppo (riso, acero, agave etc…).
Nulla vieta però, qualora voleste sperimentare al mio posto, di farmi sapere come escono con le alternative green!
Ora vi saluto, sperando che questo weekend lungo non porti troppa pioggia, anche se in realtà sarebbe la temperatura perfetta per accendere il forno!
Ricordatevi di taggarmi se rifarete questi amaretti talebani, mi raccomando!