L’anko è la confettura di fagioli rossi giapponesi che si vede solitamente nei dorayaki. Prepariamola insieme!
L’Anko, una prelibatezza dolce proveniente dal Giappone, ha conquistato i cuori di molti appassionati di gastronomia in tutto il mondo. Questa deliziosa confettura, ottenuta dai fagioli azuki, offre un’esperienza gustativa unica che combina dolcezza e sapore terroso in modo equilibrato.
L’Anko ha una lunga storia nel panorama culinario giapponese. Utilizzato in una vasta gamma di dolci tradizionali, questo ingrediente versatile è protagonista di piatti come il Dorayaki (pancake giapponese farcito), il Taiyaki (dolce a forma di pesce ripieno) e il Wagashi (dolci giapponesi artigianali).
Il processo di preparazione dell’Anko richiede tempo, pazienza e maestria. I fagioli azuki vengono prima lessati e poi cotti con zucchero per creare una consistenza densa e cremosa, che può variare da una consistenza liscia a una più rustica, a seconda della preferenza personale e del tipo di Anko desiderato.
Esistono due tipi principali di Anko: il Koshian, preparato con fagioli azuki finemente macinati per ottenere una consistenza liscia e setosa, e il Tsubuan, dove i fagioli sono lasciati interi o leggermente schiacciati, offrendo una consistenza più rustica e un sapore più pronunciato.
Entrambi i tipi di Anko possono essere ulteriormente suddivisi in due categorie: il Shiroan, preparato con fagioli azuki sbucciati e quindi di colore chiaro, e l’Ogura, realizzato con fagioli azuki non sbucciati, che conferiscono al prodotto finale un caratteristico colore rosso.
Oltre ad essere utilizzato come ripieno per dolci tradizionali giapponesi, l’Anko può essere incorporato in una varietà di ricette dolci e anche salate. È delizioso spalmato su pancake, waffle o toast, oppure utilizzato come topping per gelato, yogurt o panna montata.
Per gli amanti della pasticceria, l’Anko può essere utilizzato anche per farcire croissant, muffin o torte, aggiungendo un tocco unico e delizioso ai dolci fatti in casa.
In definitiva, questa è molto più di una semplice confettura di fagioli azuki. È un simbolo della ricca tradizione culinaria giapponese e un’esperienza gustativa che merita di essere esplorata. Con la sua versatilità e il suo sapore unico, l’Anko si presta a infinite possibilità creative in cucina, offrendo un viaggio delizioso attraverso i sapori e le tradizioni del Giappone.
Dopo tutto ciò mi preme fare una premessa doverosa: fare l’anko è una vera rottura di maroni (giuro!) però, alla fine, il risultato è impagabile, quindi provatela almeno una volta 🙂
La ricetta arriva da Japanese home cooking per @Cook_my_books