Vinitaly dopo questa lunga pausa finalmente torna in scena e, anche quest’anno sono stata invitata da Paolo Massobrio e Marco Gatti a Young to young, l’appuntamento in cui i giovani delle cantine presentano i propri prodotti ai giovani della stampa.
Potevo tirarmi indietro dopo aver aspettato tutto questo tempo per tornare agli eventi live?
Ovviamente no!
Le cantine che hanno presentato le proprie degustazioni oggi sono 3:
• Fongaro Spumanti di Roncà (Vr)
• Cordero San Giorgio di Santa Giuletta (Pv)
• Az. Agr. Mauro Zino di Dolceacqua (Im)
Con Fongaro Spumanti di Roncà ci troviamo sui Monti Lessini. La produzione riguarda esclusivamente lo Spumante Metodo Classico, ovvero con il metodo tradizionale che prevede una seconda fermentazione in bottiglia. Lo spumante raggiunge così una complessità, un’eleganza e una persistenza uniche e particolari.
L’etichetta di oggi è la Viola, un’uva durella 100% dalla caratteristica acidità. Millesimato 2017, restato 45 mesi sui lieviti resta molto beverino, elegante, con un ampio bouquet. Dal colore dorato, in bocca è fresco, richiama l’eleganza che troviamo al naso e ha note di tabacco. Insomma, un bicchiere tira l’altro e la semplicità di Tanita nel racconto amoroso nei confronti delle proprie vigne fa da cornice perfetta
Il nostro viaggio continua sulla Collina di Santa Giulietta, nel pavese dove la Cordero San Giorgio spicca con i suoi 22 ettari di cui 20 di vigne con una età media di 40 anni, coltivate a basso impatto ambientale.
Sul territorio vengono coltivati Pinot Grigio, Croatina, Barbera, Chardonnay e Pinot Nero (che non può mancare dell’Oltrepò).
L’etichetta di oggi è Tiāmat, un Pinot nero 2020 giovane e fresco, figlio della seconda annata gestita da Caterina Cordero e i suoi fratelli. Dopo la sperimentazione del 2019 ci presenta in anteprima questo bicchiere dalle tinte leggermente granate, con la trasparenza tipica del Pinot nero. Al naso è fine, elegante, con note di piccoli frutti rossi e spezie. In bocca è equilibrato, fresco, elegante, ma pieno e con una spinta finale degna di conquistare anche chi, come me, non ama particolarmente I vini rossi.
Ci spostiamo ora nell’entroterra ligure dove l’Az. Agr. Mauro Zino a Dolceacqua (Im) da quattro generazioni produce vini di elevata qualità occupandosi direttamente dell’intera filiera vitivinicola.
Trovatosi alle redini dell’azienda da giovanissimo, Luigi Zino nel 2016 ha iniziato con il padre a vinificare il Rossese con una propria etichetta unica. Trovandosi a 7km dal mare questa etichetta ne sprigiona sapientemente la sapidità. Dal colore rubino e luminoso, al naso risulta speziato, con note di spezie ed erbe aromatiche. È in bocca che arriva tutta la conferma della zona di produzione: salino, fresco, dal finale molto lungo. Se poi lo avessimo degustato a metà tra le vigne e il mare sarebbe stata una vera poesia…