Ebbene sì, anche a Brescia abbiamo lo street food e, magia delle magie: si tratta di pesce!
Lo so, Brescia non è esattamente una città marittima, ma il venerdì, giorno di magro, in tavola veniva servito per l’appunto il pesce.
Ai tempi uno dei pochi pesci di mare che costavano poco e che tutte le famiglie potevano permettersi, era il baccalà preso al mercato già fritto oppure ancora da cucinare.
La frittura, inoltre, essendo composta solo da acqua e farina costava poco e rendeva i piatti deliziosi!
Io ho avuto il piacere di chiacchierare un sabato mattina con Michele Masserdotti che, da tre generazioni ed esattamente dal 1976, insieme alla famiglia gestisce l’Osteria al Bianchi, nel cuore di Brescia.
Entrando al Bianchi si nota subito l’aria vintage del locale che ha mantenuto lo stile “da osteria” immutato, tanto che sembra di essere trasportati in un’altra epoca.
Qualche cliente fisso (sicuramente da molti anni) è seduto nei tavolini all’ingresso dell’Osteria intento a sorseggiare il “bianchino” accompagnandolo da qualche pezzo di bertagnì.
Il tutto ovviamente di mattina, poco prima delle 10.
Noi ci sediamo a chiacchierare con Michele ai tavolini fuori dal locale e ci racconta che ogni sabato (per distinguersi dai locali che hanno mantenuto il “venerdì bertagnì”) vende circa 800-900 pezzi di bertagnì, naturalmente accompagnato dal Pirlo o da un bicchiere di Lugana, giocando in casa anche con le bevande, come tradizione vuole.
Vi basterà sedervi intorno alle 11.30/12 ai tavoli del Bianchi per poter vedere la quantità di gente (e pure tanti giovani!!) che accorre al locale per gustare il bertagnì e, talvolta ance le polpette di carne.
Prima di scappare però ci siamo concessi un sacchettino di bertagnì che Michele ci ha gentilmente offerto, appena fatto: squisito!
Grazie alla Settimana del cibo da strada, ho avuto l’occasione per raccontarvi di una chicca nel cuore della Leonessa d’Italia, anche se, in caso abbiate la Guida Michelin relativa allo Street Food, avrete già letto dell’Osteria al Bianchi.
Dedico quindi ad Anna Maria, ambasciatrice della settimana, la ricetta del Bertagnì, come avete ormai capito un cibo (allora) povero, ma davvero buono, soprattutto se servito caldo!
Il bertagnì (baccalà pastellato e fritto)
Ingredienti:
450g di baccalà ammollato
100g di farina bianca
170ml di acqua
olio di semi per friggere
Preparazione:
Togliete la pelle e tagliate a pezzi il baccalà quindi mettetelo da parte.
In una ciotola versate la farina bianca e aggiungete poca acqua alla volta fino ad ottenere una pastella liscia ed omogenea.
Immergete i pezzi di baccalà nella pastella e tuffateli nell’olio bollente fino a quando risulteranno ben dorati.
Scolateli e passateli su un foglio di carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Servite il bertagnì caldo, appena fatto.
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3 commenti
…ho pazzamente riso, da buona bresciana, all’idea che il bertagnì possa essere considerato streetfood… potere di una brava blogger, decisamente mia cara!
io ricordo il mercato del venerdì, nei mesi in cui la scuola non c’era, e si potevano mangiare i bastoncini di pesce fritti alle 10 del mattino… tutta (bella) vita
eeeeeh ebbene sì, lo è! 😉
Io lo adoro, a qualsiasi ora proprio *_*
Anche adesso ad esempio, per merenda! (e sì, l’ho già anche fatta)
Meraviglia del bertagni. Nata a Palazzolo e trasferita a Bologna all’ età di otto anni. Ho nel cuore il bertagni’ e la mia infanzia