Una trippa (quasi) tradizionale

Ah la trippa.
La amo, un comfort food (sì, un altro!) invernale a cui riesco difficilmente a rinunciare, soprattutto se la trovo pronta, dalla nonna.
Non l’ho mai preparata, ma mi sto facendo una cultura dei piatti più o meno tradizionali.
Ecco che lei (no, non la nonna. La trippa!) doveva entrare dritta tra le ricette spuntate della mia “to do list” culinaria.
Semplicissima da preparare, un po’ tanto lunga, ma se ne preparerete una pentola piuttosto grossa, potrete anche surgelarla ed averla sempre disponibile nelle serate fredde.
Ve la propongo solo oggi perchè do il mio contributo al Calendario del cibo di AIFB, essendo la giornata nazionale della trippa.
L’ambasciatrice di oggi è Sabrina.

Una trippa (quasi) tradizionale

Ingredienti:
1kg di trippa pulita e tagliata a strisce
5 cipollotti piccoli
1 cipolla dorata
500g di carote
1 gamba di sedano (senza foglie)
4 cucchiai di conserva di pomodoro (io l’Ortolina)
erbe aromatiche a piacere (io rosmarino, timo, alloro, basilico)
4l di brodo vegetale
olio evo
sale
pepe

Preparazione:
Innanzitutto lasciate a bagno la trippa, quindi lavatela bene e scolatela.
Tagliate a pezzi piccoli i cipollotti e la cipolla.
Tritate alla julienne le carote ed a piccoli cubetti il sedano.
In una pentola molto capiente fate soffriggere i cipollotti e la cipolla in 6 cucchiai di olio evo.
Quando saranno dorati, aggiungete le carote ed il sedano e fateli saltare un paio di minuti.
Aggiungete anche la trippa ed unite la conserva di pomodoro.
Coprite tutto con il brodo vegetale, le erbe aromatiche sminuzzate e regolate di sale e pepe.
Portate ad ebollizione il tutto, quindi abbassate la fiamma e fate cuocere la trippa per almeno 6 ore.
Se dovesse asciugarsi il liquido, aggiungetene altro.
La trippa sarà pronta quando si infilzerà senza problemi e risulterà morbida in bocca.

Nota:
Più la riscalderete o la farete cuocere, più diventerà buona.

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