Pizza margherita (fake) al piatto

Ebbene sì, un caldo fottuto assurdo (che poi, siamo a fine giugno, era ora!) ed io in cucina ad impastare per la pizza al piatto.
Sì perché prima di mandare alla Pensione Rosantica il forno, volevo provare assolutamente la pizza al piatto.
Ho comprato la pietra refrattaria e pure la pala in legno per non farmi trovare impreparata.
Ho rimboccato le maniche e via con la preparazione!
A differenza della pizza in teglia, vi serviranno meno ore, ma il risultato è eccellente anche a ‘sto giro.
Ecco, la “colpa” del mio squagliamento è dell’MTChallenge e più precisamente di Antonietta che ha vinto il mese scorso ed ha voluto deliziarci con una ricetta che è stata una grandissima scuola.
Ho ascoltato le dritte che mi ha lasciato la volta scorsa e mi sono buttata a capofitto.
L’idea era quella di non snaturare la ricetta originale della pizza margherita al piatto, ma non ho resistito ed ho fatto qualche piccola aggiunta/sostituzione.
Già che c’ero poi ho provato tre metodi differenti di cottura, giusto per capire come sarebbe cambiato il risultato finale.
Ma veniamo a noi.

Pizza margherita (fake) al piatto

Ingredienti per 4 pizze come insegna Antonietta:
450g di farina (io W260 con il 12,5% di proteine)
250g di acqua
12g di sale fine
1g di lievito di birra fresco

per il condimento:
pomodori pelati
squacquerone
olio evo
basilico fresco

Preparazione:
In una ciotola versate l’acqua, quindi prelevatene due tazzine in cui scioglierete il sale in una ed il lievito nell’altra.
Aggiungete l’acqua con il lievito di birra, quindi unite gradualmente la farina setacciata, mescolandola con le mani.
Una volta terminata la farina unite l’acqua con il sale e continuate ad amalgamare il tutto fino a raggiungere il punto di pasta, ovvero il momento in cui la ciotola è “pulita” e l’impasto è unito in maniera grossolana.
Ribaltate l’impasto su un piano di lavoro ed impastatelo per 20 minuti (non di meno! se no otterrete un impasto appiccicoso, per nulla elastico e la pizza non sarà soffice nè asciutta) piegandolo e schiacciandolo ripetutamente.
Vi accorgerete che l’impasto sarà pronto quando risulterà morbido e setoso all’aspetto.
Spostate l’impasto in una ciotola, copritelo con pellicola trasparente e lasciatelo lievitare per 2 ore.
A questo punto procedete con lo staglio.
Dividete il panetto in 4 parti e riponeteli (dopo aver ottenuto delle nuove palline) su un telo non infarinato.
Non preoccupatevi, l’impasto non si attaccherà durante la lievitazione perché è ben incordato.
Coprite con un telo, quindi con pellicola trasparente e lasciate lievitare l’impasto per 4/6 ore ad una temperatura di 25° (io 4 ore, con questo caldo!).
Quando mancano 45 minuti, accendete il forno alla massima temperatura (io 250°) con la pietra refrattaria posizionata sotto al grill (o la teglia che userete per cuocere la pizza nel ripiano centrale).
Se usate la pietra refrattaria, dopo 30 minuti, accendete il grill al massimo e lasciatela scaldare per altri 15 minuti.
Stendete un panetto alla volta, su un piano infarinato con farina di semola, allargandolo con le mani (dite no al mattarello!) dal centro verso al bordo e poi facendolo debordare roteandolo.
Mettete il disco sulla pala in legno spolverata con semola, conditelo con la passata, quindi trasferitelo sulla pietra refrattaria senza oliarla e fatelo cuocere 8 minuti, sotto al grill acceso.
Sfornatela, aggiungete un filo di olio evo, lo squacquerone, il basilico fresco e servitela subito!
Lasciate riscaldare per 5 minuti la pietra prima di infornare la pizza successiva.

Note di cottura:
– se utilizzate la teglia, prelevatela dal forno, trasferiteci il disco di pizza, quindi conditelo ed infornatelo per 5 minuti nel ripiano più basso, poi 5 minuti in quello più alto.
– se volete una pizza con la crosta più croccante, lasciatela 10 minuti sulla pietra refrattaria, nel ripiano sotto a quello corrispondente al grill (il secondo a partire dall’alto), quindi 2 minuti sotto al grill.
– se volete una pizza con la crosta più morbida, lasciatela 10 minuti sulla pietra refrattaria, nel ripiano sotto a quello corrispondente al grill (il secondo a partire dall’alto).
– in una versione ho aggiunto le zucchine novelle affettate sopra alla passata prima di infornare la pizza, quindi ho completato dopo la cottura con olio evo, squacquerone e basilico fresco.
– la pizza è giusta, se si può piegare a libretto

Con questa ricetta ovviamente partecipo all’MTC n°58: La pizza

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