Babà Colada, un drink da mangiare (rinchiudetemi)

Ci risiamo, l’Mtc n° 39 chiama e io rispondo.
Ultimamente gli Mtc mi terrorizzano.
Se il quinto quarto era apparso “strano”, questa storia del babà mi ha disorientato.
A casa mia (quella vecchia dico) non lievitava nulla.
Prevedevo un disastro.
Invece.

Ce l’ho fatta!!!
Confrontandomi con alcune blogger, sapevo che la ricetta di Antonietta (del blog La Trappola Golosa, vincitrice dell’Mtc n° 38) sarebbe stata perfetta ed infallibile.
Così è stato.
Mi sono pure divertita ad impastare a mano, anche se il secondo impasto mette alla prova i muscoli e i nervi (visto che la vicina che abita sopra di me si è lamentata del rumore dell’impasto spatasciato sul tavolo!).
Superato il problema “lievitazione” si è presentato quello “bagna-crema-terzoingrediente”.
Tendo solitamente a non guardare le ricette partecipanti all’Mtc fino alla scadenza per non farmi influenzare.
Questa volta è stato diverso.
Ho messo insieme un paio di idee e poi ho guardato se fossero già state proposte.
Tutte.
Tutte avevano qualcosa di “già visto”.
L’ultima idea era “estate”.
Non so come il mio criceto abbia fatto girare la ruota fino ad arrivata alla Piña colada.
Ma ci sono arrivata.
Quindi idea trovata.
Mancava solo la preparazione.
Ah, la ricetta è quella di Antonietta ovviamente, pari pari.

Babà Colada, un drink da mangiare (rinchiudetemi)

Ingredienti:
300 g di farina manitoba
3 uova cat a grandi
100 g di burro
100 g di latte (anche se ne ho usato meno)
25 g di zucchero
10 g di lievito di birra fresco
½ cucchiaino di sale fino

Per la bagna:
1l di succo di ananas
Rhum bianco

Per la farcitura:
400ml di latte di cocco in lattina freddo
ciliegie candite

Preparazione:
. Lievitino
Sciogliere il lievito di birra con 50 g di latte tiepido e 1 cucchiaino di zucchero e impastarli con 70 g di farina, tutti presi dal totale degli ingredienti.
Lasciar lievitare fino al raddoppio, coprendo la ciotola con un telo inumidito.

. Primo impasto
Versare in una ciotola il resto della farina (230 g), fare la fontana, versarci il lievitino e le tre uova.
Impastare schiacciando ripetutamente nella mano l’impasto per amalgamare le uova e aggiungere un cucchiaio alla volta di latte per ammorbidirlo un po’, man mano che se ne senta la necessità, facendo attenzione a non renderlo molle; poi impastare energicamente, sbattendolo verso la ciotola per una decina di minuti. (Io ho impastato con la planetaria a media velocità)
Coprire e lasciar lievitare per 80/90 minuti e comunque fino al raddoppio.

. Secondo impasto
In una ciotolina lavorare il burro a pomata, impastandolo con il restante zucchero (20 g) e il sale.
Aggiungerlo al primo impasto  una cucchiaiata alla volta facendo  assorbire bene  prima di aggiungere  la successiva.
Lavorare per 5 minuti nella ciotola, poi ribaltare l’impasto su un piano da lavoro e iniziare a lavorare energicamente piegandolo e sbattendolo più volte per 15/20 minuti. Qui bisogna avere tenacia e resistenza perché questa è quella fase in cui è possibile ottenere un babà spugnoso e morbido, capace di assorbire e trattenere la bagna.
Quando inizierà a staccarsi dalle mani e piegandolo manterrà una forma tondeggiante, senza collassare e vedremo l’accennarsi di bolle d’aria il nostro impasto è pronto.
Per poterlo sistemare agevolmente nello stampo preventivamente imburrato negli stampi monoporzione imburrati, staccare dalla massa dei pezzi di pasta schiacciandoli con pollice e indice, come volessimo strozzarli, ottenendo così 6 12 palline.
Una volta completato il giro, con l’indice  sigillare gli spazi tra una pallina e l’altra, coprire con un telo umido e lasciar lievitare in forno spento con luce accesa per 2 ore, fino a triplicare di volume.
Accendere il forno  a 220°, raggiunta la temperatura infornare, abbassare a 200° e cuocere per 25 minuti.
Dopo circa 10 minuti di cottura coprire con un foglio di alluminio, per evitare che la superficie scurisca.
A cottura ultimata lasciar intiepidire per 15 minuti e capovolgere i babà possibilmente in una ciotola larga e bassa.

Immergete i babà nel succo d’ananas finchè, togliendoli, vi sembrerà di avere in mano una spugna.
Spostateli su una gratella in modo che lasciano il succo in eccesso.

Nel frattempo montate il latte di cocco fino ad ottenere una consistenza simile a quella della panna montata.

Prima di servire il babà, mescolate il succo d’ananas avanzato con il rhum (per la quantità, andate a gusto), quindi irrorateli, poi metteteli nei rispettivi piattini, tagliateli a metà, aggiungete la panna di cocco e le ciliegie candite.

Partecipo quindi all’Mtc n° 39 – Il babà

Se rifai qualche mia ricetta, taggala su instagram con @col_ph o #colcavolo

Col Cavolo: